Introduzione al viaggio
Dopo 5 lunghi anni da studentessa, mi sento vicina al
traguardo di un lungo percorso ricco di sfide, pieno zeppo di momenti
divertenti e di scoperte: è arrivato il momento di mostrare la mia maturità.
Questo lungo percorso, influenzato dalla materia principale dell’indirizzo
scolastico, mi ha spinto a trattare in quest’ultima mia prova il tema del viaggio.
Questo termine deriva del latino “viaticum”, che indica l’occorrente
per mettersi in viaggio. Perciò, seguendo l’etimologia del termine, il viaggio
si trasforma in una necessità, anche se non sempre è stato visto sotto questo
significato. Potremmo analizzarlo dal punto di vista delle diverse materie. In
letteratura, ad esempio, abbiamo visto e rivisto che il viaggio viene visto
come occasione di crescita per il protagonista, sia dal punto di vista fisico
che morale. Domandandomi se il senso stesso del viaggio, come suggerisce l’etimologia
della parola, sia solo nel raggiungimento di un risultato o di un approdo
finale, mi sono risposta che non sempre è così, anzi, secondo la mia personale
opinione, l’obiettivo finale non è nulla se non vengono considerati i piccoli
passi e le conquiste che ci avvicinano ad esso. Il viaggio, infatti, ha
molteplici significati, tutti personali. Può sembrare essere legato alla
ricerca del proprio io, quella identità che spesso perdiamo e siamo ansiosi di
ritrovare, di riscoprire o che, addirittura, vorremmo cambiare. Ma può essere
anche visto come un semplice spostamento fisico effettuato per varie ragioni
(scuola, lavoro ecc). La meta assume un’importanza a dir poco vitale quando l’uomo
si mette in cammino verso la salvezza: è il viaggio non solo del cristiano o
del religioso, ma anche dell’uomo che ha peccato contro gli altri, se stesso o
contro la natura. Ho scelto quindi di analizzare il viaggio, non solo quello
fisico, ma anche quello interiore, il viaggio di espiazione che porta l’uomo
che si è macchiato di un peccato o che semplicemente vuole fuggire dalla
realtà, alla ricerca di quelle mete che garantiscono, per così dire, la pace
interiore.
Il viaggio voi lo vedete come un modo per evadere o per
ricercare qualcosa? Ognuno di noi conosce la risposta, ma i motivi che ci
spingono a viaggiare possono anche essere entrambi, non credete?
Ma prima di iniziare questo lungo percorso, cos’è il
viaggio?
